Azienda Agricola
CASA CAPUZZOLA

Dal produttore al consumatore..

Via Verica 135   
41026    Pavullo (MO)
Tel 0536.48326 ..Fax 0536.50556
e.Mail: info@casacapuzzola.it


LE VICENDE RELATIVE ALLA NOSTRA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE SANITARIA PER LA CANTINA ESISTENTE.

Clicca sulle immagini sotto per leggere i documenti e gli articoli che raccontano questa storia nata nell'ottobre 2003 e finita nell'aprile 2004.




I FATTI ed i documenti=


3 ottobre 2003 = Presentiamo al Comune di Pavullo una formale richiesta di Autorizzazione Sanitaria per l'attivita' di CANTINA da sempre esistente in azienda (locali per la trasformazione di uva in vino), in quanto non riusciamo piu' a consumare tutto il vino prodotto ed abbiamo intenzione di vendere in futuro le eccedenze direttamente al consumatore insieme al miele, al formaggio e alla carne di agnello. La nostra domanda e' completa di tutta la documentazione prevista (Pianta planimetrica, relazione tecnica) a cui aggiungiamo per sicurezza altri documenti che immaginiamo possano servire agli uffici (dichiarazione conformita' impianti elettrico e gas, autocertificazione circa l'eta' di costruzione del fabbricato e l'utilizzo da sempre di quei locali come cantina per il vino, svariate fotografie che dimostrano le caratteristiche dei locali esistenti).
Questa richiesta stante le norme dovrebbe essere evasa dal comune nel termine di 60 giorni, quindi entro il 3 dicembre 2003


10 novembre 2003 = Arriva dal Comune una raccomandata (prot. 21708 del 10.11.03) nella quale l'Amministrazione interrompe il termine dei 60 giorni. Ritiene infatti che nella documentazione manca il certificato di agibilita' dei locali. Siamo contemporaneamente diffidati dall' iniziare o continuare tale attivita' in mancanza di Autorizzazione.


11-15 novembre 2003 = Sono giorni di innumerevoli contatti telefonici con il responsabile dell'ufficio incaricato del procedimento, al quale facciamo notare che stante l'epoca di costruzione dei locali (certificata oltre che dalla nostra dichiarazione anche dall'iscrizione del fabbricato tra i fabbricati storici nel Prg comunale) il certificato di agibilita' non serve. Alla fine ci comunicano che hanno verificato meglio, il certificato di agibilità non serve, ma comunque serve un sopralluogo dell'ufficio edilizia. Bene, diciamo noi, ma a questo punto il termine dei 60 giorni e' stato erroneamente sospeso e il conteggio deve riprendere da dove si e' interrotto. Insomma, non ci interessa se vi siete sbagliati, l'importante a quel punto e' che la pratica vada avanti........

30 novembre 2003 = Ci arriva per conoscenza una lettera (prot. 23062 del 28.11.03) nella quale, come da accordi telefonici, l'ufficio comunale incaricato del procedimento chiede all'ufficio edilizia e all'AUSL un sopralluogo nei nostri locali per verificare i requisiti igienici-strutturali della cantina.


18 dicembre 2003 = Un funzionario dell'AUSL viene in azienda, visita la cantina e verbalizza il parere positivo per l'attivita' richiesta. In data 7 gennaio arriva la nota spese dell'AUSL di 65 euro per il sopralluogo, che noi immediatamente paghiamo.

;


Gennaio - febbraio 2004 = A questo punto, pensavamo che arrivasse l'Autorizzazione Sanitaria, anche perche' il 3 dicembre (data ultima per il procedimento) cominciava ad essere lontana. Non arrivando, cominciamo a telefonare all'ufficio, che pero' ci dice che senza il sopralluogo dell'ufficio edilizia non puo' rilasciare l'autorizzazione. Noi non abbiamo niente in contrario che venga fatto un sopralluogo, se e' indispensabile (nella cartella c'e' comunque tutto quel che serve...), ma che questo venga fatto in fretta, visto che il termine ormai e' scaduto da mesi. Ci promettono che ci faranno sapere presto, ma nessuno telefona e nessuno si fa vivo in azienda per il sopralluogo.

15 marzo 2004 = A questo punto ci sentiamo veramente presi in giro. Se telefonare non serve, scriviamo una lettera. Sono passati 100 giorni dalla data ultima entro la quale doveva essere rilasciata l'autorizzazione, e ancora non abbiamo idea quando e come l'autorizzazione verra' concessa. Chiediamo quindi con la nostra comunicazione prot. 4524 del 16.03.04 di sapere i motivi che impediscono il rilascio della autorizzazione, le motivazioni che impongono il sopralluogo dell'ufficio edilizia e le ragioni di questo ritardo.


01 aprile 2004 = Non e' un pesce d'aprile, arriva una replica dell'ufficio preposto (prot. 5199 del 25.03.04) nella quale si dice che l'autorizzazione sanitaria e' ferma perche' manca il sopralluogo dell'ufficio edilizia, ed il parere dell'AUSL lascia al comune l'accertamento delle questioni in materia urbanistica. Non si dice perche' serve il sopralluogo, e soprattutto non ci spiegano le ragioni dei ritardi. Noi replichiamo telefonicamente che doveva essere loro cura sollecitare l'ufficio edilizia a fare immediatamente il sopralluogo, visto che comunque i tempi per il rilascio andrebbero rispettati, non e' una questione che non lo riguarda.


02 aprile 2004 = Con un lungo fax (prot. 5672 del 2.04.04) scriviamo al Sindaco, informandolo che mancano anche su questa vicenda le risposte che abbiamo chiesto, ricordandogli che siamo ancora chiusi per sdegno, ed invitandolo a fare qualcosa al piu' presto affinche' quelle che noi consideriamo altre pretestuose ed immotivate azioni penalizzanti la nostra azienda da parte dell'ufficio edilizia (vedi le altre) vengano rapidamente a cessare.

Lo informiamo anche della prossima realizzazione di queste pagine internet, e la loro successiva pubblicita'.


23 aprile 2004 = Dopo la nostra lettera del 2 aprile, alla quale mai riceviamo risposta, e dopo la pubblicazione di queste pagine web, finalmente arriva la comunicazione di andare a ritirare l'Autorizzazione Sanitaria. Nessun accenno ai ritardi creati, giustificati inizialmente con la necessita' di un sopralluogo dell'ufficio edilizia che pareva indispensabile, ma che poi inspiegabilmente non e' stato fatto. Nessuna replica da parte nostra. Speriamo si siano almeno divertiti.