Costruzione ovile
La costruzione dell’ovile fu la prima opera realizzata in azienda. Avvenne tra aprile e agosto 1987. Fu realizzato all’interno del bosco confinante con il cortile. Qui diversi anni prima era stato fatto uno sbancamento allo scopo di realizzare una pista per gioco bocce. Durante la costruzione si rispettarono tutte le piante esistenti, in modo da ottenere al termine dei lavori un fabbricato interamente immerso nel verde. La superficie complessiva dell’immobile è di 120 mq (20 metri di lunghezza per 6 di larghezza). Per i travi di copertura furono utilizzati pali per linee telefoniche ed elettriche recuperati. Un materiale all’epoca comunemente usato per costruzioni simili.
Prime recinzioni
Nell’inverno 1987 poi per tutto il 1988, 1989 e 1990 furono realizzate le prime recinzioni. Nel perimetro esterno alte 130 cm, nei settori interni 100 cm. Si decise di utilizzare rete di altissima qualità, di produzione straniera. Scelta azzeccata, considerando che a distanza di 40 anni quella rete è ancora come nuova. I pali di castagno furono tutti infissi nel terreno a mano, picchiando con mazza pesante. Erano di lunghezza e dimensioni più ridotte rispetto a quelli poi utilizzati diversamente negli anni successivi, che furono invece infissi nel terreno con mezzi meccanici. Furono trattati al piede mediante bruciatura. Molti di quei pali erano ancora sani quando nel periodo 2013-2017 vennero sostituiti per alzare le recinzioni a 200 cm.
Sistemazione frane e riapertura strade
Nell’autunno 1990 si riaprirono antiche strade interne al podere, interrotte nei decenni precedenti da grandi frane sul versante. Sistemate con interventi pubblici per difendere la sottostante strada provinciale. Furono anche sistemate frane ancora esistenti nei campi con ruspatura, successiva aratura e semina di prati stabili.
Montaggio silos per mangimi
Nella primavera 1991 fu realizzata una grande platea con muro di sostegno a fianco l’ovile. Serviva ad ospitare due grandi silos in vetroresina per contenere il mangime che all’epoca veniva acquistato per le pecore, ad integrazione del fieno o erba al pascolo. I silos, in origine bianchi, furono verniciati per renderli mimetici.
Prima sistemazione
esterna uffici
Un vecchio fabbricato a fianco l’abitazione, un tempo utilizzato come porcile ed essicatoio di castagne, fu adattato almeno nella sua parte superiore ad ufficio. Le pareti esterne, sottilissime, furono isolate con lana di vetro e rivestite quindi in legno per motivi estetici. Una parte, in precedenza tettoia aperta, fu chiusa con tamponamento di legno per realizzare una prima mini-officina.
Sistemazione area
fronte casa
La vecchia pavimentazione davanti all’ingresso di casa fu tolta. Il piano sottostante impermeabilizzato con cemento affinché non entrasse più acqua nelle cantine sottostanti. Il muro sostegno laterale fu sopraelevato. Poi i grandi sassi piani furono rimessi sopra con terra, in modo che l’erba potesse ricrescere come prima.
Sistemazione area
attorno e sopra ufficio
Attorno al fabbricato uso ufficio fu tolta la terra e al suo posto fu realizzata una scala di sasso. Sopra, in corrispondenza dell’ingresso, fu fatta una pavimentazione di sassi appoggiati sulla terra, che collegava l’ufficio alla abitazione grazie ad una scala pre-esistente nel muro di sostegno costruito negli anni ‘70.
Ampliamento cortile
con lungo muro in sasso
Nell’area a est dell’abitazione, posta tra l’ovile e il vigneto, fu spostato terreno verso valle per permettere il passaggio a mezzi meccanici. A monte della zona scavata fu realizzato un lungo muro di sassi, con una rientranza dove nelle prime intenzioni ci sarebbe stato montato un barbecue estivo.
Costruzione strada
di accesso dal basso al campo principale
Per poter gestire meglio tutti gli spostamenti interni con mezzi meccanici, fu realizzata anche in basso una strada di accesso al principale campo dell’azienda, prima accessibile solo dall’alto. In questo modo il percorso per arrivare nei pascoli vicini alla strada provinciale fondovalle Panaro divenne molto più breve ed agevole. Per permettere lo scolo delle acque meteoriche che si concentravano in quel punto, fu realizzata una importante condotta in grandi tubi di cemento.
Grande opera di
drenaggio acque sotterraneo
A valle del campo principale che inizia sotto all’abitazione c’era una zona umida anche nel periodo estivo. Sotto a questa zona umida una frana quiescente che pesava sulla strada provinciale fondovalle. La situazione era dovuta ad acqua sotterranee nel campo, che presentava importanti avvallamenti precursori di una potenziale frana profonda.. Fatte le opportune indagini tecniche viene progettata e realizzata un’importante rete di fossi sotterranei con tubi e ripieni di ghiaia per un totale di oltre 300 metri lineari. La profondità media degli scavi si avvicina a 6 metri. Al termine delle opere il campo viene ripristinato a prato, modificandone anche il profilo per obbligare le acque superficiali ad un percorso più sicuro per il resto del versante. Questa è la prima opera che realizziamo in azienda che viene finanziata con soldi pubblici. L’intero costo dell’intervento, oltre 50 milioni di lire, viene pagato dalla Comunità Montana del Frignano. L’opera è ritenuta meritevole di priorità con i parametri fissati per la vicinanza del movimento franoso al centro aziendale e per l’alto rischio potenziale per la sottostante strada provinciale fondovalle Panaro, principale arteria di collegamento tra la pianura e le località montane del Cimone.
Muro di contenimento in
sasso sotto all’abitazione
Con sassi recuperati dai lavori nel campo per il drenaggio sotterraneo viene allargato il muro sotto all’abitazione che prima interessava solo la zona a monte della bombola del GPL. In questo modo l’area cortiliva pianeggiante sovrastante a fianco la cantina assume anche un'importanza nuova per il cortile.